La Scelta di Anne, un dramma intenso e brutale sull’aborto

“Vorrei un figlio un giorno, ma non al posto di una vita” dice a un dottore la giovane protagonista di La Scelta di Anne, il film che ha sconvolto la scorsa edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia vincendo il Leone d’Oro.

La Scelta di Anne arriva su MioCinema, diretto da Audrey Diwan. Il dramma francese che ruota intorno al tema dell’aborto è un adattamento del romanzo autobiografico di Annie Ernaux pubblicato nel 2000.

Una studentessa universitaria con un futuro brillante davanti a sè resta incinta nella Francia dei primi anni ’60. Per lei non esiste alternativa poiché la società e le istituzioni non prevedono l’interruzione della gravidanza come via legale, quindi la ragazza deve agire in un altro modo per non cambiare la sua vita per sempre e portare un pesante fardello fino alla fine.

La scelta di Anne ha raggiunto le sale in un periodo storico particolarmente sensibile sull’argomento, con le manifestazioni di pochi mesi fa in Texas in seguito al rifiuto da parte della Corte Suprema di annullare la legge restrittiva sull’aborto e la determinazione dei conservatori americani che portano avanti le loro idee. 

Diwan mette in scena la lotta intima ed emotivamente intensa di una giovane donna che prova a controllare il proprio corpo, prendendo decisioni difficili e in parte persino brutali, in mancanza di un’alternativa.

Anamaria Vartolomei regala un’interpretazione potente e pregna di realismo per cui il pubblico si sente pienamente coinvolto nella sua dolorosa avventura, a prescindere dal condividere o meno il suo punto di vista.

Il film affronta un tema delicato in modo diretto e conciso, portandoci nella Francia regionale del 1963 con i suoi limiti e paletti.

Le ragazze parlano di ragazzi, di feste, di compiti, spensierate e con tanti sogni nel cassetto, mentre Annie precipita in un tunnel di incertezza e paura, ed è sola nell’affrontare tutto questo.

Il suo sogno di diventare insegnante sembra svanire un po’ ogni giorno perchè essere una madre single non sposata in quella realtà è come portare la lettera scarlatta e ogni ambizione è destinata all’oblio.

Un film che fa riflettere, che scuote gli animi e il calvario di Anne è un viaggio opprimente e triste che sferra anche un paio di pugni nello stomaco.

Attraverso il turbolento stato emotivo di Anne, la regista costruisce un thriller psicologico piuttosto angosciante che si trasforma in una sorta di promemoria sulla necessità sempre viva di proteggere i diritti riproduttivi delle donne.

Un film attivista e un dramma naturalistico che fa parlare e apre gli occhi laddove ancora c’era bisogno di sottolineare alcune dinamiche scomode.